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Nutrire il bambino

20/11/20070

Nutrire il bambino? Sì. Ma non solo col latte. Bisogna carezzarlo, cullarlo, e massaggiarlo. Bisogna parlare alla sua pelle, bisogna parlare al suo dorso che ha sete e fame come il suo ventre.

Il contatto umano fornisce un nutrimento di vitale importanza. I ritmi biologici del bambino sono già formati nell’utero materno; i cicli del sonno, i flussi ormonali, il battito cardiaco, il ritmo della respirazione, i movimenti in generale, tutti sono in sincronia con quelli materni. Dopo la nascita la madre ristabilisce tale sincronia abbracciandolo, mantenendo un contatto e continuando ad eseguire movimenti spontaneamente ritmici. Il tatto è la prima funzione sensoriale a svilupparsi nel feto; possiamo vivere senza il senso del gusto, dell’odorato, senza la vista o l’udito, ma non senza il tatto. La pelle è l’organo di senso più grande del corpo ed il più importante per lo sviluppo anche psichico. Sin dall’inizio il bambino percepisce e conosce il mondo attraverso la pelle, il modo in cui è toccato ed abbracciato diventa lo specchio del suo universo. Tutto il mondo delle sensazioni, originato dalla pelle, è rielaborato dalla mente e le sensazioni diventano percezioni emozioni e sentimenti. La pelle protegge, contiene, limita e contemporaneamente permette il contatto con gli altri, accogliendo un’infinità di stimoli e risposte. La dolce stimolazione del massaggio e del contatto in genere, ha un effetto armonizzante e positivo su tutte le funzioni del corpo e ne promuove la salute. Con la stimolazione tattile, i messaggi positivi comunicati al bambino nei suoi primi mesi di vita, lo mettono in grado di avere più responsabilità accettazione e consapevolezza, e anche i bambini che non gradiscono essere toccati diventano gradualmente più tolleranti. Qualunque esperienza vissuta nella prima infanzia sia essa positiva o negativa, continua ad influenzare tutto il corso della vita; da qui la fondamentale valenza del contatto tra genitori e figlio ed il senso di sicurezza che viene a crearsi attraverso questo legame così intimo e profondo. Come afferma A. Montague famoso antropologo nel libro “Il linguaggio della pelle” un bambino che da piccolo sia stato massaggiato, toccato, abbracciato, da grande a sua volta avrà l’impulso, il desiderio e la naturalezza di abbracciare e toccare gli altri, in un contesto relazionale molto più ampio ed armonioso. Per massaggiare possiamo imparare la tecnica, frequentando dei brevi corsi di formazione, o anche sfruttando al meglio la naturale empatia esistente tra genitore e figli.

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